Giorgio De Chirico
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Volos 10/07/1988 – Roma 20/11/1978
Biografia tratta dal sito http://it.wikipedia.org
Le opere che De Chirico dipinse prima della costituzione della Metafisica erano definite enigmatiche, a Ferrara nel 1917. I suoi soggetti erano ispirati dalla luce del giorno delle città mediterranee, ma ha poi rivolto gradualmente la sua attenzione agli studi su architetture classiche. Le opere realizzate dal 1915 al 1925 sono caratterizzate dalla ricorrenza di architetture essenziali, proposte in prospettive non realistiche, immerse in un clima magico e misterioso, e dall'assenza di figure umane. Nei vari interni metafisici dipinti in quegli anni oggetti totalmente incongrui rispetto al contesto (ad esempio una barca a remi in un salotto) vengono rappresentati con una minuzia ossessiva, una definizione tanto precisa da sortire un effetto contrario a quello del realismo. Nella sua pittura, infatti, si fa sempre più sentire una originale e romantica interpretazione della classicità e un interesse per la tecnica degli antichi Maestri rinascimentali. Il pittore russo Nicola Locoff lo inizia ai segreti della tempera grassa verniciata. Dipinge ormai tele naturaliste ed esegue numerosi ritratti, con colori caldi ma fermi. Si interessa alla scultura in terracotta e traduce nella terza dimensione i suoi soggetti preferiti. Continua a dipingere contemporaneamente opere di atmosfera metafisica e di impianto tradizionale e i colori che più usa sono il cobalto, l’ oltremare, il vermiglio nelle tonalità squillanti, e svariate tonalità di verde. Numerosi autoritratti e ritratti, diverse nature morte sono a tempera. Ritorna periodicamente ai suoi temi metafisici, pur continuando a dipingere nature morte, paesaggi, ritratti ed interni in costante opposizione con le tendenze dell'arte contemporanea. Nel 1917 s'interessa nuovamente di scenografia e comincia a dedicarsi alla pratica della scultura in bronzo che coltiverà per tutta la seconda metà degli anni sessanta. Inventa delle nuove illustrazioni per l'Apocalisse, da realizzarsi, questa volta, con la tecnica della litografia a colori. Continua a dipingere contemporaneamente opere di atmosfera metafisica e di impianto tradizionale. De Chirico fu anche incisore e scenografo. La datazione e l'attribuzione di alcuni suoi dipinti è assai ardua, perché l'artista stesso produsse nel secondo dopoguerra repliche dei suoi capolavori del periodo metafisico.